Riduzione assegno di mantenimento per i figli e spese straordinarie: quello che devi sapere

Riduzione assegno di mantenimento per i figli e spese straordinarie: quello che devi sapere

Al momento del divorzio, in presenza di uno o più figli minorenni o maggiorenni che non siano in grado di sostenersi da soli economicamente, tra le questioni da mettere in chiaro c’è anche la disposizione dell’assegno di mantenimento per i figli. Questo assegno, che il genitore deve versare ai propri figli, è un importo forfettizzato e serve a permettergli di provvedere a quelle che sono le varie esigenze dei figli. Secondo l’articolo 30 della Costituzione, infatti, il mantenimento dei figli è un diritto e un dovere dei genitori. Di conseguenza, questi doveri permangono anche in caso di divorzio, anche se l’assegno di mantenimento può essere rimodulato e ridotto nel tempo se sussistono determinate condizioni. Per qualsiasi questione giuridica, se non si è informati in materia, risulta sempre fondamentale rivolgersi ad un giurista esperto come l’avvocato Ticozzi che si occupa, tra le altre cose, anche di diritto civile, di separazione e di divorzi.

L’assegno di mantenimento non spetta solamente ai figli minorenni, ma anche ai figli maggiorenni che non sono indipendenti dal punto di vista economico. Modifiche del proprio status economico consentono anche di modificare l’assegno di mantenimento per i figli.

 

Come modificare l’assegno di mantenimento dei figli

 

Quando il giudice stabilisce l’importo dell’assegno di mantenimento dei figli, la decisione è definitiva, ma comunque, in determinate condizioni, possono essere apportate delle modifiche a questa cifra. Vediamo allora quando può essere modificato l’assegno di mantenimento dei figli. Per prima cosa devono cambiare le condizioni economiche di uno dei due ex coniugi. Quindi, per esempio, se uno dei due genitori perde il lavoro oppure non può più lavorare (magari per una questione di salute). Oppure se il figlio, crescendo, modifica le sue esigenze e i suoi bisogni. Qualsiasi variazione patrimoniale, poi, deve essere dipesa da un evento imprevedibile al momento della sentenza di mantenimento e che quindi il giudice non aveva potuto prendere in considerazione. Ciò è giustificato dall’articolo 156 del codice civile, che giustifica tali modifiche proprio in caso di eventi sopraggiunti successivamente ed imprevedibili. Comunque, qualsiasi cosa causi una modifica nello stato patrimoniale di uno dei due genitori può comportare la riduzione dell’assegno di mantenimento dei figli. Il giudice è quindi tenuto a valutare quanto questi fatti sopravvenuti in seguito possano incidere sulla cifra da versare per l’assegno di mantenimento dei figli. I fatti che vengono valutati sono solo quelli sopravvenuti in seguito e non quelli precedenti.

 

Come richiedere la riduzione dell’assegno di mantenimento dei figli

 

Secondo l’articolo 570 bis del codice penale, se l’assegno di mantenimento dei figli non viene versato il genitore colpevole rischia fino ad un anno di reclusione e una multa da 103 euro fino a 1032 euro. Infatti, capita molto spesso che uno dei due genitori non versi l’assegno di mantenimento, oppure lo versi solamente in parte o lo versi fuori termine di tempo. Anche se versare l’assegno di mantenimento per i figli è obbligatorio, se sussistono le condizioni citate in precedenza, è possibile richiederne la diminuzione dell’importo. Anche se un figlio maggiorenne non si è impegnato abbastanza per trovare un lavoro, oppure non ha ottenuto buoni risultati negli studi universitari, l’assegno di mantenimento può essere ridotto, oppure eliminato. Lo Stato italiano, infatti, cerca di disincentivare i figli che non ricercano la propria indipendenza economica e vorrebbero essere mantenuti a vita dai genitori. Questo discorso vale anche per le spese straordinarie che rientrano nell’obbligo di mantenimento i figli.

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